Breve storia d’Imbersago

Imbersago, posto sulla riva destra dell’Adda, è circondato da colline coperte di boschi di castagni e latifoglie, con un vasto panorama sulle Prealpi Orobiche, sulla valle del fiume Adda e, soprattutto, sul Resegone e le due Grigne.
La tradizione vuole che qui abbiano avuto dimora i Galli Celti, che trovarono questa bella località un ottimo punto di transito, sia per via terra sia per via d’acqua.
In una pergamena del 985 d.c., compare per la prima volta il nome d’Amberciaco, in seguito mutato in Imbresago, Imbressago ed infine Imbersago.
Ai Celti seguirono i Longobardi ed i Franchi, che resero Imbersago un villaggio fortificato del quale resta, nella sua piazza, una torre in pietre squadrate risalente al 1100/1200, cuore del villaggio, difesa e rifugio degli abitanti e centro della vita pubblica.
La vicina chiesa, dedicata a S. Paolo, fino a pochi anni fa proprierà dei Conti di Castelbarco, potrebbe essere stata costruita intorno all’anno 1000, tempo in cui, quando veniva fondato un villaggio, il primo edificio attorno al quale si sviluppava poi tutto il borgo era la chiesa.
Ad Imbersago troviamo anche il famoso traghetto di progettazione leonardesca ed il Santuario della Madonna del Bosco, meta di pellegrinaggi, che risale alla prima metà del Seicento e che fu per lungo tempo in patronato dei Signori di Castelbarco, preposti al Tenimento d’Imbersago